My books

My books | Libri pubblicati

I libri che ho scritto o a cui ho collaborato


Libri a cui ho contribuito

Growth hacking. Strategie e strumenti per far crescere startup e PMI Gerardo Forliano

Editore: Apogeo
Collana: Guida completa
Data di pubblicazione: novembre 2019
Genere: Saggio divulgativo
EAN: 9788850335053
ISBN: 8850335059
Pagine: XVI-286
Formato: brossura

Dove acquistarlo: link

Siamo Tutti Poeti Sospesi – AA.VV.

Editore: Homo Scrivens
Data di pubblicazione: agosto 2021
Genere: Silloge poetica
Formato: ebook gratuito

Dove trovarlo: link


Editore: Indipendente
Collana: Anime con vista
Data di pubblicazione: novembre 2024
Genere: Silloge poetica
ISBN: 979-8345295021
Formato: brossura

Dove acquistarlo: link

Anime con vista #02 – AA.VV.

Editore: Anime con vista
Data di pubblicazione: febbraio 2024
Genere: Silloge poetica
Formato: brossura

Dove trovarlo: link


Le mie pubblicazioni

Tim Burton e il catalogo delle Meraviglie

Tim Burton e il catalogo delle Meraviglie.
Un saggio “pop” tra letteratura e cinema

Saggio breve
Non disponibile

ISBN: 9788892792173
Edizioni Dialoghi
Data di pubblicazione: Viterbo, 25/07/2022
Collana: Saggi
Genere: saggio, critica cinematografica
Formato: brossura

ABSTRACT: Tim Burton e il catalogo delle Meraviglie è un gioco di rimandi e innovazione tra l’opera letteraria di Lewis Carroll e i  film Disney: questo saggio “pop”, che spazia tra diversi media e modalità di comunicazione, intende evidenziare le valenze metaforiche assunte, di volta in volta, dal Paese delle Meraviglie di Carroll all’interno della trasposizione cinematografica di Tim Burton. Esaminando la natura della nuova Alice adolescente, se ne vedranno i molteplici aspetti e le implicazioni: quale significato è insito nei dubbi, nei ricordi e nella paura della rivalsa da parte della protagonista? Dopo aver viaggiato dalla carta stampata al cinema, e ritorno, la risposta definitiva – in ogni caso – spetta al lettore.

Recensioni e segnalazioniaNobiiAbout


Ali di Gabbiano

Raccolta di poesie illustrate
Fuori catalogo

ISBN: 978-88-7680-714-5
Aletti Editore
Pubblicazione: Roma, 2007
Genere: Poesia
Illustrazione di copertina: Aletti Editore (editing)
Illustrazioni interne: Maria Cristina Folino

Tim Burton e il catalogo delle Meraviglie. Analisi del nuovo “Sottomondo”

Saggio (ebook)
Non disponibile

ISBN/EAN: 9788896425589
Edizioni Il Pavone
Data di pubblicazione: 11/02/2013
Illustrazione di copertina: Edizioni Il Pavone (editing) – Maria Cristina Folino (bozza)
Genere: saggio, critica letteraria, critica cinematografica

ABSTRACT: Cosa rappresenta il Wonderland di Alice? Com’è nata l’idea del Coniglio? Quale significato può avere per un matematico questo Sottomondo senza regole? E poi, il ‘the end’ fissato da Tim Burton sarà davvero soddisfacente? Questa ed altre curiosità, come i mille pezzi di un puzzle, porteranno il lettore a scoprire (con l’ausilio di opportune metafore) che la sempreverde fiaba di Alice si è evoluta con noi. Come un semplice sogno ad occhi aperti, che diventa successo editoriale e poi leitmotiv cinematografico, conoscerete una protagonista rinnovata, più matura, che in età da marito riflette e cerca di fare chiarezza sul passato, e con impegno riesce ad ottenere proprio il futuro che desidera. Può un’Alice simile incontrare i gusti del geniale Carroll? Sarà il lettore a giudicarlo.

BooktraileraNobiiAbout


Liberami da questo Libro!

Fiaba per tutte le età (ebook)
Non disponibile

ISBN: 9788896425268
Edizioni Il Pavone 

Pubblicazione: Messina – 02/12/2010
Illustazione di copertina: Alessia Deletia Colognesi (editing) – Maria Cristina Folino (bozza)
Genere: Fiaba, Fantasy

TRAMA: Nell’antico villaggio di Loch non c’è più pace: il malvagio Rutantruono minaccia i suoi abitanti. La coraggiosa Castanora è decisa a scoprire il segreto della sua potenza ed in più un essere misterioso popola le pagine di questo libro… sarà compito del lettore liberarlo!

BooktraileraNobiiAbout


Angolo Recensioni


Tim Burton e il catalogo delle Meraviglie. Un saggio “pop” tra letteratura e cinema (2022)

Recensione #01

A cura di
Grazia De Gennaro

Originariamente pubblicata su
La grazia dei libri

“Con un linguaggio completo e tecnico, lessico forbito che denota l’alto livello culturale dell’autrice e una padronanza della materia letteraria, questo saggio è sì comparativo tra letteratura e cinema, ma offre diversi altri spunti di riflessione su quella che è una favola per bambini, ma con una morale e un sostrato psicologico che è stato interessante esplorare.

La delicata e difficile fase dell’adolescenza, l’invenzione di un nuovo codice di significato del gruppo dei pari e un linguaggio per le emozioni, ma anche l’autodeterminazione di un’ Alice cresciuta della versione burtoniana che dà una chiave femmninista, costituiscono il topic di questo saggio, passato al setaccio dalla puntuale e lucida analisi dell’autrice.

Una penna fine e ben calibrata, mai pesante, che offre una raccolta di riflessioni breve ma stimolante, leggera ma profonda e importante al tempo stesso. Un eloquio che mette in luce la funzione pedagogica, oltre che ludica e squisitamente letteraria della storia di Carrol da un lato, e della creatività visionaria del regista di Edward mani di forbici, La Sposa Cadavere e Beetlejuice dall’altro.

Se consiglio questo libro? Assolutamente sì!

Un libro pop, nell’accezione più benevola e intrigante del termine, che appassionerà e arricchirà con una lettura veloce e concettualmente corposa, adatta per chi ama la riflessione senza il risvolto pesante di certi compendi.”

Recensione #02

A cura di
Pasquale Iuzzolino

Originariamente pubblicata su
LinkedIn

“Un libro è sempre un ottimo compagno di viaggio, specie poi se scritto da un’amica, che seppur “virtuale” rappresenta un punto di riferimento nel mondo del giornalismo e del copywriting. Un saggio piacevole e leggero, alla ricerca dei diversi modi di comunicazione, visti dalla prospettiva cinematografica di Tim Burton.
Un’ottima lettura che consiglio vivamente.”


Liberami da questo Libro! (2010)

Recensione #01

“Castanora è l’eroina di questo libro, fiaba per bambini ed adulti che coinvolge i lettori capitolo dopo capitolo, nell’interagire loro stessi con il testo. Lo stregone  Rutantruono crea scompiglio e terrore all’interno del villaggio di Loch spaventando i suoi abitanti, ma la nostra protagonista tenterà di scoprire il segreto della sua forza per poterlo distruggere e portare così la pace. L’impresa è ardua visto che l’unica possibilità per riuscire nella missione è riposta nelle mani dell’essere misterioso che popola le pagine del libro, nelle mani di colui che mostrerà il suo coraggio e potere leggendo”.


Recensione #02

A cura di
Federica Garofalo

Originariamente pubblicata su RadioCRC

“Chiunque abbia letto il romanzo “La Storia Infinita” di Michael Ende o almeno ne abbia visto la celeberrima versione cinematografica di Petersen avrà sognato almeno una volta di avere tra le mani un libro in grado di aprirgli una porta di un mondo fantastico nel quale egli stesso diventi l’eroe di una storia epica. È stato forse questo che ha portato Maria Cristina Folino, giovane giornalista con già al suo attivo una raccolta di poesie, a scrivere questa deliziosa fiaba, “Liberami da questo libro!”.
Già il titolo è tutto un programma: è al lettore che si rivolge direttamente fin da subito, attraverso un quadro che lo trasporta in un’atmosfera sospesa, al di là dello spazio e del tempo, e paradossalmente proprio con l’espediente del manoscritto ritrovato di manzoniana memoria: sì, ammicca l’autrice sotto lo pseudonimo di Rita Scamarini, questo libro è vero, parola di archeologo, e al tempo stesso avverte il lettore che vero non è per forza sinonimo di realistico, situando tutto in un’indefinita antichità ancestrale e mescolando con la massima naturalezza l’evanescenza celeste della Scozia al mistero infero dell’Antico Egitto.
Come in ogni fiaba che si rispetti c’è una damigella in pericolo (l’intraprendente Castranora), un cattivo (il mago Rutrantuono) e uno scopo da raggiungere: disarmare il malvagio liberando ciò che tiene in ostaggio, che costituisce il segreto del suo potere e con cui potrebbe distruggere il villaggio di Loch. E l’eroe è proprio il lettore. Ma c’è un problema: come si fa a fare l’eroe? Il libro ha una soluzione anche per questo. Per sette capitoli accompagna il lettore passo dopo passo, addestrandolo a diventare un eroe, o meglio rieducandolo ad usare una facoltà per la quale siamo decisamente fuori allenamento da molto tempo: l’immaginazione. Ciò implica che questo non è un libro da scorrere né da leggere in fretta: è un libro che va gustato, parola per parola, leggendo e rileggendo anche la stessa frase più di una volta, seguendo alla lettera le sue istruzioni, e dev’essere affrontato con lo spirito con cui s’imparano dei passi di danza. Effetto garantito: e per niente complicato da raggiungere, anzi, è piacevole imparare questi passi di danza lasciandosi trasportare dalla musica del linguaggio dell’autrice, leggero e brioso, fatto apposta per pizzicare corde mai toccate, mentre nel frattempo il quadro del personaggio misterioso si compone a poco a poco, e sarà diverso per ogni lettore.
Alla fine si scoprirà che la fantasia non è solo un luogo: non c’è solo il Regno di Fantàsia, la cui caratteristica di non avere confini può forse anche un po’ spaventare. Può essere una persona fisica, altrettanto vera quanto il lettore, che si può vedere, toccare, liberare.”.


Ali di Gabbiano (2010)

Recensione #01

A cura di
Valentina De Santis

Un gabbiano libero che spazia tra la terra ed il cielo: è questa la ricorrente immagine di cui si veste lo spirito di Maria Cristina Folino. Il gabbiano che sorvola il cielo si fonde con quel desiderio dell’autrice di andare oltre, oltre il senso dell’esistenza, ed è attraverso la sua poesia  che Maria Cristina si confida dolcemente al lettore: lo porta sulle ali del gabbiano, finché gli occhi e l’anima del lettore stesso non si trasformino in quelli di un uccello per oltrepassare dall’alto il confine, ed abbracciare quell’immenso, impossibile scrutare.
Dal linguaggio di stampo classico ma allo stesso tempo chiaro e scorrevole,  le quindici liriche dell’autrice racchiuse nel suo capolavoro “Ali di gabbiano” non sono altro che l’espressione di quell’ispirazione che va dalla voglia di libertà al dolore, da una lacerante delusione fino al suo risalire, a voler poi fuggire chissà dove, quasi spiccando in volo per lanciarsi nel vuoto, nell’infinito senso dell’esistenza per poi rassegnarsi e limitarsi a sognare.
Da qui, dal sogno, l’autrice si abbandona infine all’inevitabile riflessione sulla vita e la morte: “La vita e la morte tu puoi chieder cosa esse sono: sono qualcosa che va al di là dell’orizzonte e rincorrendole, pur fuggevoli sono; credo che siano l’alba e il tramonto di un’essenza, incancellabile”.
Dopo l’iniziale riflessione, l’autrice intuisce il meccanismo segreto dell’esistenza e lo descrive come un unico abbraccio inseparabile che lega vita e morte: “La vita è come un dono pregustato e assaporato, ma che pur fuggevole passa. La morte gode di quel dono…”.
In quell’abbraccio, ritorna il desiderio di andare oltre nascosto proprio nello scambio del dono perfetto dopo la fine dell’esistenza: il dono dell’immensità, dell’eternità.


Recensione #02

A cura di
Francesco De Chiara

La raccolta di poesie ”Ali di gabbiano” è la volontà di rimanere fedele ai propri ideali, di passeggiare nella regione dei sogni, di comprendere attraverso un lirismo delicato il miracolo della vita.
Un grido di speranza mai scomposto, una voce dall’eco gentile che decisa sussurra quanto sia meraviglioso esistere.
I gabbiani in volo al tramonto suggeriscono attimi lieti, mare calmo e orizzonti sereni.
Le manifestazioni della natura si susseguono partecipi dei sentimenti; il tramonto, le tenebre, la fiamma, l’aria, il cielo sereno.
I moti dell’anima vengono scanditi nei colori e i suoni dell’alba, dell’acqua, del destino.
A tratti una malinconia sottile si impadronisce delle parole, poi nei versi svanisce fino a divenire uno sguardo dolce,
il desiderio di vincere ansie e preoccupazioni.
Incanto e disincanto, sempre resi con grazia e originali simbolismi, spesso si fondono nella convinzione di poter coesistere, come un abbraccio necessario per esprimere pienamente una sensibilità straordinaria.

  • Un verso che mi ha particolarmente colpito. ”La tristezza è guardare nei bui meandri della tua mente e perderti”